14 Giu Sestri Levante
La città dei due mari, chiamata così perché la parte finale del paese sorge su una stretta lingua di terra che separa due incantevoli baie, sorge su un promontorio affacciato sul Golfo del Tigullio. Luogo in cui ogni pietra e ogni sasso parlano di pace e tranquillità, l’epiteto le venne dato dallo scrittore Hans Christian Andersen durante il suo soggiorno sestrese nel 1883. Il centro storico è diviso in due baie, quella delle “Favole”, che deve il suo nome a Enzo Tortora, celebre presentatore televisivo che battezzò così la città durante una puntata di Campanile Sera, andata in onda alla fine degli anni ’50 proprio da Sestri Levante. La seconda baia, più piccola, è la famosa Baia del Silenzio, così chiamata per la prima volta da Giovanni Descalzo, il poeta ligure vissuto proprio a Sestri.
In passato conosciuta come Segesta, la città è stata fondata dai Liguri Tigulli. Visse un periodo particolarmente florido in epoca romana, poi interrotto bruscamente con le invasioni barbariche dell’Alto Medioevo. Dopo essere stato feudo dei Fieschi, conti di Lavagna, nel 1100 la città passò sotto la Repubblica marinara di Genova, che qui costruì un castello a scopo difensivo. Nel corso del Quattrocento la città riuscì a resistere all’attacco dei veneziani ma non alle incursioni piratesche. Successivamente fu inserita nel governatorato di Chiavari e seguì le sorti di Genova, diventando parte del regno sabaudo dopo il Congresso di Vienna.
Sestri levante è un borgo in cui storia e cultura si uniscono dando vita a edifici religiosi e architetture civili che raccontano del passato glorioso vissuto dalla città. L’edificio più antico risale al 1151 ed è la Chiesa di San Nicolò dell’Isola. La facciata esterna fu rifatta nel corso del Quattrocento, mentre l’interno è in stile gotico e diviso in tre navate. Tra le architetture più suggestive ed imponenti vi è sicuramente Palazzo Durazzo – Pallavicini, situato nel borgo antico e attuale sede del municipio. Il palazzo conserva al suo interno un dipinto di Francesco Bassano che raffigura l’Adorazione dei Magi. Altro simbolo delle antiche origini del borgo è il Ponte medievale a schiena d’asino che sovrasta il torrente Gromolo.
Il borgo è un concentrato di vita, soprattutto nel periodo estivo quando vengono organizzate numerose manifestazioni. Per celebrare la potenza della letteratura ogni primo fine settimana di giugno si tiene l’Andersen Festival, dedicato alla fiaba inedita e organizzato fin dal 1967. In occasione dell’evento numerosi artisti legati al mondo teatrale e della poesia accorrono nella città, esibendosi per le vie del borgo in performance artistiche basate sulla narrazione orale e il teatro di strada. All’interno del Festival viene annualmente assegnato il premio Hans Christian Andersen, uno fra i principali riconoscimenti per la prosa narrativa rivolta al mondo dell’infanzia del nostro Paese.
Ma ancora più suggestiva e affascinante è la “Barcolata”, in cui la città diventa palcoscenico di una sfilata di imbarcazioni sul mare, illuminata dai bagliori dello spettacolo pirotecnico che si riflette nelle calme acque della baia.
Passeggiando per le vie del centro storico, dove i colori pastello delle case si riflettono nelle acque della baia, il visitatore si troverà immerso nell’autentica atmosfera ligure.
Ma per poter dire di aver veramente vissuto Sestri Levante non può mancare un pranzo o una cena a base di pesce, da gustare in uno dei tanti ristoranti o acquistare direttamente dai pescherecci che attraccano al molo. Sestri Levante, un luogo – citando Faber – “con un piede in terra e l’altro in mare”. Una favola a cielo aperto.