Una valle stretta e parallela al mare, che unisce Genova e il Tigullio. Un luogo di montagne e castagneti, di piccoli borghi e storie di emigranti – anche la famiglia di Colombo partì da qui – di mestieri senza tempo, come il cavatore d’ardesia e il tessitore di damaschi.
Stretta tra montagne che spesso superano i mille metri, la Valfontanabuona corre parallela al mare alle spalle del Tigullio e del golfo Paradiso, fino alle propaggini settentrionali di Genova. La costa e la valle, due mondi diversi e distanti, che si incontrano solo dove il torrente Lavagna si fonde nell’Entella, dividendo Chiavari da Lavagna ma unendo la Fontanabuona con il mare. Bargagli, pur essendo nel bacino della val Bisagno, primo entroterra genovese, è diventata la porta occidentale della Fontanabuona dopo l’apertura, nel 1971, del traforo verso Ferriere (all’epoca strada a pedaggio). Il paese è da sempre luogo di transito tra Genova e l’Emilia, e ha le caratteristiche del borgo cresciuto ai margini della strada. Percorso il tunnel, si arriva a Lumarzo e si entra nella parte alta della Valle, dove gli inverni sono freddi e nevosi, i boschi di castagni celano piccoli borghi ormai quasi deserti. Luogo di emigrazione e luogo di ardesia: cave, laboratori e industrie punteggiano la valle. Lungo la via principale sfilano Gattorna, Terrarossa Colombo (luogo d’origine della famiglia di Cristoforo), Ferrada e poi Cicagna, centro storico e geografico della valle, oltre che un ottimo punto per scoprire il mondo dell’ardesia: qui si possono visitare l’antico opificio a Chiapparino e il museo nel bel palazzo Cavagnari, mentre la cava sotterranea di Isolona è nel territorio di Orero.
A Cicagna si imbocca la strada per Favale di Malvaro, che sale fino alla Scoglina e quindi alla val d’Aveto. In alto, sulla sinistra, Verzi: uno dei paesi più antichi della Fontanabuona, con la chiesa di Sant’Andrea che ospita un pregievole presepe napoletano ottocentesco. Una deviazione conduce a Lorsica, borgo sull’antica strada per la Ventarola, celebre per la produzione di damaschi e sete pregiatissime già a partire dal XVI secolo. Favale di Malvaro, con la sua statua dell’emigrante, è il simbolo dell’emigrazione di massa che, nella seconda metà dell’Ottocento, portò migliaia e migliaia di persone ad abbandonare la valle per cercare condizioni di vita migliori altrove, di solito oltre oceano. Tra i tanti, anche i genitori di Amedeo Pietro Giannini, futuro fondatore della Bank of America: la loro casa è diventata un museo, in località Acereto.
La via di fondovalle (dove si trova anche una ciclovia) corre fino a Carasco: da qui si può salire verso Borzonasca, un bel paese sulla via di transito per l’Aveto, che custodisce la magnifica abbazia medievale di Sant’Andrea di Borzone, oppure scegliere un’altra valle laterale e avventurarsi verso Ne e la val Graveglia, un mondo rurale e sospeso che nasconde piccoli borghi molto suggestivi (come Nascio, con il suo ponte) e le miniere di manganese di Gambatesa da visitare col trenino. Continuando a seguire il fiume si arriva quasi inevitabilmente a San Salvatore dei Fieschi, il borgo-gioiello nato per celebrare i fasti e la grandezza della dinastia fliscana. La basilica, il palazzo comitale, la piazza: qui tutto è medioevo e scenografia, magnificenza e armonia. Siamo quasi al mare, il fiume scende tra ulivi e qualche filare, orti e le due cittadine che lo cingono negli ultimi metri. Di qui Lavagna, città balneare con il bel centro storico raccolto intorno a via Roma, con la basilica di Santo Stefano e i portici medievali; di là Chiavari, bellissimo capoluogo del Tigullio, in equilibrio tra architetture medievali e portici ottocenteschi, palazzi signorili e vetrine attraenti, negozi dove fare shopping tra artigianato (le famose chiavarine), gastronomia, moda. Oltre Lavagna, oltre il borgo di Cavi, a chiudere il Tigullio un altro borgo di rara bellezza: Sestri Levante, un luogo unico dove il centro abitato è cresciuto su un lembo di terra, chiuso dal promontorio e cinto da due golfi incantevoli, la baia delle Favole e la baia del Silenzio.
In collaborazione con Rossi 1947 s.r.l. Ignora