La tranquilla Ospedaletti, culla del turismo di Riviera, lascia il posto alle mille voci della poliedrica Sanremo, il festival e il casinò, Nobel e la Pigna, i fiori e il ciclismo. Dopo il Poggio la valle Armea diventa montagna: rieccheggiano allora le parole della storia, le corali di Ceriana, i riti misteriosi dei druidi di Bajardo.
Le case colorate del borgo antico lungo la costa, in una piccola baia tra capo Sant’Ampelio e capo Nero, e poi ad anfiteatro la parte moderna e le serre dove vengono coltivati i fiori. Ospedaletti pare sia stata fondata dai Cavalieri di Rodi, scampati a un naufragio e approdati alla spiaggia del Giunchetto: sarebbero stati loro a costruire la chiesa di Sant’Erasmo. Stretta tra Bordighera e Sanremo, Ospedaletti ha un carattere più tranquillo e riservato, una tradizione di accoglienza che affonda le radici nell’Ottocento e un paio di primati interessanti: qui venne inaugurato il primo casinò italiano, nel 1886 (a Villa Sultana) e qui, secondo la testimonianza di Mario Calvino, papà di Italo, venne aperto nel 1874 il primo mercato dei fiori. Da Ospedaletti si può andare a Sanremo seguendo la costa, e tra ville, giardini e scorci sul mare quasi non si capisce dove inizia una e finisce l’altra. Oppure si può scegliere di arrampicarsi e passare da Coldirodi: come dice il nome, quei famosi naufraghi passarono anche per questo piccolo borgo. La vista ripaga lo sforzo della salita, la piccola piazza di San Sebastiano merita una sosta. Ma a Coldirodi si va soprattutto per la Pinacoteca Rambaldi: fu un prelato del paese, vissuto a Firenze, a mettere insieme la collezione, donandola poi al borgo natio.
Coldirodi appartiene a Sanremo, ma la guarda dall’alto, distaccata. Bisogna scendere giù, perocorrerla avanti e indietro, annusarne gli odori e il traffico, studiare il crogiuolo di stili architettonici, parlate e mercanzie per capirla davvero. C’è chi ci viene per il Festival, chi per giocare al casinò. Ma Sanremo è anche le belissime ville di corso Cavallotti (in una visse Alfred Nobel, ed è oggi un museo), la curiosa chiesa ortodossa di San Basilio, il centro storico della Pigna, così ligure, e la passeggiata a mare che tanto ricorda le promenade della Costa Azzurra, lo shopping di corso Matteotti, i quartieri arroccati, arrampicati sulle colline tutto intorno. E poi le montagne, improvvise: San Romolo a più di 700 metri d’altitudine (sulle pendici del monte Bignone) incombe sulla città, con la sua grotta dove si rifugiò il santo eremita e con le sue foreste, che per secoli hanno prodotto legname per fare navi, mobili, attrezzi, riscaldamento. Più grande e più popolata del capoluogo Imperia, senz’altro più sfaccettata e più sfacciata, Sanremo va scoperta anche a tavola: la sardenaira, il marò e il brandacujun sono le carte da scoprire per conoscerla meglio.
Da Sanremo si sale verso il Poggio, lungo i tornanti che hanno fatto la storia della Milano-Sanremo, la classicissima (anche se i ciclisti scendono dal Poggio verso Sanremo). Sotto al piccolo borgo del Poggio si apre la valle Armea: capo Verde, la costa, il mercato dei fiori, Bussana sull’altro lato. La strada tiene la destra del torrente, segue sinuosa le colline, procede lenta tra i riflessi degli ulivi e le serre. Ceriana è a pochi chilometri dal mare, ma parla già la lingua della montagna: un borgo a gironi, vicoli stretti e bui (il sole tramonta presto d’inverno), una struttura compatta ideale per difendersi dai saraceni. Un paese scavato nella roccia, come la porta della Pena, un paese nella Settimana Santa ripete riti vecchi di secoli, i suoni dei corni, i canti delle corali, gli abiti delle confraternite. Una dozzina di chilometri di curve e panorami di montagna conduce a uno dei borghi più misteriosi e magici della Liguria: è Bajardo, luogo sacro dei druidi, roccaforte di montagna per i romani, nobile paese dove ancora si celebra l’antica festa della Barca e la cui parte alta è rimasta segnata dal terremoto del 1887. Le nuvole basse che la avvolgono spesso, la neve che cade regolare in inverno la isolano e la proteggono: difficile credere che Sanremo e il mare siano a meno di un’ora da qui.
In collaborazione con Rossi 1947 s.r.l. Ignora