Maria Giulia Scolaro dopo aver lavorato per vent’anni tra Genova e Milano, un giorno ha deciso di andare a vivere in campagna, tra il verde e il silenzio, per potersi rilassare una volta finito il suo lavoro in ufficio. Dopo aver trovato una casa bi-familiare a Savignone decide però di lasciare definitivamente il lavoro in ufficio e dar vita all’azienda agricola.
Lo sciroppo di rose è sempre appartenuto alla tradizione familiare di Maria Giulia e così ha deciso di portarla avanti. Le giornate nella sua “azienda-giardino” non sono mai uguali, ed è proprio questo a rendere Maria Giulia così soddisfatta della sua scelta.
“Mi prendo cura degli alberi, dell’orto e soprattutto delle mie regine: le rose”. Nel periodo estivo la giornata inizia con la raccolta delle rose e la loro infusione, dove si mettono i petali di rosa in ammollo con il succo di limone per 24h, dopodiché si raccoglie il succo, si torchiano i petali , s’infiltrano e si imbottigliano.
Oltre allo sciroppo di rose, Maria Giulia prepara diversi altri prodotti a base di rose. Confetture perfette per colazione e merenda, oppure da abbinare ai formaggi; mentre con i petali secchi dà vita a guarnizioni per la pasticceria. Maria Giulia ha anche scritto il libro Rosa rosae. Declinare la rosa in cucina, con cinquanta ricette che hanno come protagonista la rosa.
Questo angolo di paradiso viene gestito solo da Maria Giulia, anche se di recente ha iniziato a collaborare con il Centro di salute mentale a Bolzaneto (GE), grazie al quale una volta a settimana accoglie e fa lavorare tra i suoi orti persone con disabilità. Il lavoro di gruppo rende Maria Giulia soddisfatta, “queste persone si riaccendono con occhi pieni di vita mentre raccolgono i petali di rosa e aiutano con le mansioni quotidiane dell’azienda. Grazie alle rose si unisce il lavoro all’umanità che – come racconta Maria Giulia – è la parte più appagante della vita.