Mare, roccia, sport e borghi meravigliosi: un itinerario lungo uno dei tratti più suggestivi del Ponente, dove l’uomo e la natura hanno costruito panorami unici e scenari mozzafiato
L’incontro tra il mare e la pietra, lo scontro dell’acqua e del vento hanno modellato questo tratto di costa, tra i più suggestivi di tutto il Ponente. Tra cale incantate e pareti di roccia a strapiombo, l’uomo ha costruito – nel corso dei secoli – borghi e paesi capaci di integrarsi in un ambiente unico. Ecco sfilare le testimonianze delle antiche civiltà dei Liguri: il fasto dei Del Carretto, la paura dei barbareschi, i villaggi dei pescatori e dei contadini, la quinta Repubblica Marinara.
Si parte da Bergeggi, borgo di antichissima fondazione arroccato alle pendici di monte Sant’Elena. Bergeggi guarda dall’alto la lunga spiaggia di sabbia e l’isola omonima, che custodisce i resti di una chiesa paleocristiana e di un monastero dell’anno Mille. Intorno all’isola, l’area protetta garantisce la sopravvivenza di un habitat ricco e vario, dove spiccano fondali di coralligeno e praterie di poseidonia. Superata Spotorno, con i caruggi del centro e il castello medievale che sorveglia la baia, si arriva a Noli, un gioiello di storia e architettura. La quinta Repubblica marinara, un Comune libero per cinque secoli, che dal mare ricavò ricchezze e fortune: qui si ammirano la straordinaria chiesa di San Paragorio (XI secolo), il tessuto medievale con il palazzo comunale, la torre civica, la loggia. Noli c’è anche il Presidio Slow Food dei Cicciarelli: sono pesciolini piccoli e argentati, vivono in branchi numerosi e si nascondono sotto la sabbia. Qui si pesca ancora come si faceva secoli fa, cinque o sei pescatori su due barche con la rete a sciabica. I cicciarelli sono ottimi sott’aceto, come antipasto o spuntino, oppure fritti.
Nel percorso verso capo Noli la strada si alza sul mare e in alto (si possono raggiungere a piedi) si intravedono i ruderi delle chiese di San Lazzaro e di Santa Giulia. La natura prende il sopravvento, diventa vertigine e salsedine, falesie verticali: ecco la spiaggia del Malpasso e poco dopo il borgo di Varigotti. Le case color pastello allineate lungo la spiaggia rendono unico questo piccolo e tranquillo paese, circondato da un mare limpido (come a Punta Crena) e protetto dalle montagne, che ha nella chiesetta di San Lorenzo un luogo di eccezionale bellezza. La strada ora segue la linea di costa; una breve deviazione verso l’interno conduce a Finalborgo, che fu la capitale dei Del Carretto. Racchiusa tra mura ancora integre, abbellita da palazzi e chiese monumentali, controllata dai ruderi del castello carrettesco e dal forte spagnolo, Finalborgo è un luogo ricco di storia e di fascino. Da qui si sale in pochi minuti verso l’altopiano delle Manie, diventato negli ultimi anni la capitale europea dell’outdoor, meta preferita per sportivi e appassionati di attività all’aria aperta. Ripresa la via del mare, si supera il promontorio di Caprazoppa per poi salire, in pochi tornanti, fino a Verezzi. Non un borgo vero e proprio, ma quattro borgate appoggiate sulla montagna, tra ulivi e campi terrazzati. Un’oasi di pace costruita in pietra rosa, dove l’architettura ha chiari influssi arabo-saraceni e dove i tramonti, visti dalla piazza di Sant’Agostino, hanno colori e sfumature impareggiabili. La costa si fa animata e popolata: dopo Pietra Ligure sfilano i tanti palazzi di Loano e Borghetto. Allontanarsi dal mare significa ritrovare luoghi incantati: è il caso di Toirano, borgo che conserva l’impianto medievale con i gunbi, le mura e quello che resta della pieve medievale. La roccia è protagonista anche nelle splendide grotte di Toirano, ricche – tra slalattiti e stalagmiti – di testimonianze preistoriche. Anche l’ultima tappa è legata ai Del Carretto: di Balestrino colpiscono il possente maniero e il borgo antico, abbandonato negli anni Cinquanta e rimasto fermo ad allora.
In collaborazione con Rossi 1947 s.r.l. Ignora