Itinerario Val Prino - Valloria

Valloria, le porte sugli ulivi

Valloria, in latino Vallis aurea, valle d’oro: il colore dell’olio che qui viene prodotto, fonte di ricchezza per il borgo.

Borgo dalle origini antiche: la leggenda narra che sia stato fondato dagli abitanti dell’ormai scomparsa Castello, in fuga da un’invasione di formiche rosse così voraci da attaccare addirittura i bambini nella culla.

Con il secondo dopoguerra, Valloria visse un destino comune a molti altri borghi: l’abbandono dei residenti a seguito della volontà di stabilirsi in città. Ma non tutti i mali vengono per nuocere, infatti, “grazie” a questo abbandono Valloria non ha subito trasformazioni edilizie e cementificazioni selvagge, riuscendo a rimanere fedele al suo aspetto di borgo antico con case basse in pietra e stretti carruggi.
La rinascita avvenne intorno agli anni ’80 quando un gruppo di valloresi trasferitesi lontano desiderarono ridar vita al borgo. Nel 1994 ci fu la vera svolta: offrire a degli artisti le porte delle abitazioni come tele su cui dipingere, lasciandogli libera scelta sul tema. In quell’estate, grazie alle 19 nuove porte dipinte, Valloria sbocciò a nuova vita.

Dall’estate del 1994 Valloria è un museo a cielo aperto, contando oggi più di 150 porte dipinte. Le porte parlano al visitatore lungo le strette vie del borgo, ciascuna con il suo linguaggio che rispecchia lo stile dell’artista che l’ha dipinta. Alcune parlano di Liguria, con i suoi paesaggi, le luci, il mare e la campagna. Altre narrano di mondi incantati, di sacro e profano, di politica e poesia. Il benvenuto è dato ai visitatori da un murales di Mario Carattoli intitolato La raccolta delle olive omaggiando l’oliva taggiasca, il migliore prodotto di questo territorio.

Oltre alle porte dipinte merita una visita il Museo delle cose dimenticate, allestito nell’ex Oratorio di Santa Croce. Qui sono custoditi ed esposti reperti della vita e della cultura materiale degli abitanti: attrezzi domestici, antichi tessuti lavorati a mano e gli strumenti utilizzati dai contadini per la raccolta delle olive e la frangitura e produzione dell’olio.
Partendo dalle tre fontane della piazza del paese si può salire fino alla Chiesa di San Giuseppe, dove Valloria cela uno dei punti più panoramici del borgo. Nelle giornate limpide si può godere di una vista sul mare fino al profilo della Corsica. La valle dell’oro si illumina alla luce del sole che filtra dai tortuosi vicoli e dai nodosi rami dell’ulivo; d’estate, artisti noti e meno noti arrivano nel borgo per l’evento A Valloria si fa baldoria dove vanno alla ricerca di nuove porte su cui raccontare storie, miti, leggende e poesie.